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LA GRU IDRAULICA ARMSTRONG DELL’ARSENALE DI VENEZIA - cap VIII

La gru di Venezia

L’esigenza di una gru di grande portata nell’arsenale di Venezia fu indotta nel 1881, dalla decisione della costruzione della corazzata Francesco Morosini, la prima grande nave da guerra costruita a Venezia con scafo metallico, sulla quale dovevano venire collocati 4 cannoni a retrocarica Armstrong da 106 tonnellate su torri corazzate brandeggiabili, che necessitavano di venire montati a blocchi con operazioni che richiedevano una certa precisione e stabilità di manovra. In ogni caso tale scelta rientrava nei programmi complessivi di ammodernamento degli arsenali italiani (era già stata attuata a La Spezia e si era in procinto di attuarla anche a Taranto) e, in qualche modo, faceva parte degli accordi commerciali della marina militare italiana con la Armstrong per la fornitura dei cannoni, accordi che nel 1886 avrebbero portato alla nascita a Pozzuoli di una filiale della ditta inglesei.
Nel 1883 la gru venne commissionata direttamente dalla Marina militare alla Armstrong, Mitchell & Co.ii, di Newcastle-upon-Tyne, che aveva già in ordine le forniture delle artiglierie per le navi in costruzione, e fu deciso il luogo di installazione,  sulla banchina orientale della grande darsena, dove era già presente la gru Fairbairn, ma in posizione più centrale rispetto al bacino e più vicina alla Porta Nuova. Per la realizzazione del basamento si rese necessaria la demolizione di un tratto di banchina di poco più di 20 metri. I lavori di fondazione della gru furono complessi e laboriosi, come riporta in modo assai preciso Felice Martiniiii. Alla quota di meno dieci metri venne impostata la palificata lignea, costituita da una corona ottagonale di pali da 3,60 metri saturata all’interno da altri pali da 2,60 metri. Sulla palificata venne gettata una platea ottagonale di 460 metri quadrati e dello spessore di 2,30 metri. Fu quindi costruito il basamento in muratura di mattoni e pietra d’Istria. I lavori procedettero con l’installazione delle strutture e dei macchinari di sollevamento e, a partire da 1885, la gru fu in grado di iniziare a svolgere le importanti funzioni che le erano state assegnate.  
Intorno al 1902, dopo l’installazione della centrale elettrica in arsenale, la gru subì una temporanea trasformazione di parte dei meccanismi. La gru rimase in funzione per circa 30 anni, fino allo scoppio della prima guerra mondiale, quando subì i primi danneggiamenti. A partire dal 1940, il cilindro di sollevamento risultava già fuori uso. In seguito continuò a svolgere la sua funzione con l’argano di sollevamento ausiliario, danneggiato nel 1946, ma subito riparato, e negli anni cinquanta del secolo scorso cessò del tutto di operare.

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