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Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa - Capitolo VIII

Il Restauro: Cap. VIII
  • Per quanto riguarda il superamento delle barriere architettoniche in tutte le zone del museo e, più in generale, del palazzo è possibile l’accesso alle persone a ridotta capacità motoria e ai disabili. I servizi sono stati individuati al piano terra in una zona accessibile senza dislivelli. Laddove esistono salti di quota, non eliminabili poiché in presenza di pavimenti di pregio, sono state previste delle rampe con pendenza idonea.
  • Per quanto riguarda l’impianto di ascensore, vista l’impossibilità di praticare un varco verticale in una qualsiasi parte dell’edificio, senza gravi danni per il palazzo è stata trovata una soluzione esterna al fabbricato, grazie a un accordo con le proprietà limitrofe, con un accettabile impatto architettonico-paesaggistico. Lo spazio comunque ridotto, una stretta calle privata, ha comportato notevoli difficoltà. È stato necessario progettare l’ascensore con soluzioni particolari, comunque ammissibili nell’ambito della normativa vigente a tutela dei disabili. Una soluzione non ottimale, ma che comunque potrà consentire a tutti la piena accessibilità alla futura area museale.


Oltre alle tematiche di ordine generale e di maggiore spicco di cui si è appena detto e che hanno caratterizzato maggiormente i restauri in corso, di un altro intervento, infine, si intende riportare, per la sua particolarità, non potendo dar conto in questa sede di tutti i lavori, grandi o minuti, complessi o semplici, che sono stati realizzati o che sono in fase di completamento. Si tratta di una delicata operazione di consolidamento effettuata sullo scalone monumentale.

Foto dello scalone monumentale visto dal piano nobile

Volta della scala monumentale – controllo strumentale delle lesioni


Lo scalone monumentale che conduce al primo piano nobile, decorato con stucchi e affreschi di grande pregio nella volta, opera di Federico Zuccari, ha subito nel tempo dissesti di una certa entità a causa della progressione di una serie di cedimenti differenziali delle strutture portanti in elevazione. A tale proposito va precisato che i gradini in pietra della rampa principale appoggiavano, prima dell’intervento, in modo insolito oltre che sui muri laterali, anche su un muro rompitratta in mezzeria. Non è chiaro del tutto se tale muro sia stato realizzato come opera di consolidamento oppure facesse parte del sistema statico originario. E’ forse più probabile la seconda ipotesi in quanto la sezione dei gradini, in rapporto alla loro lunghezza, risulta esigua e si può ritenere improbabile che fossero stati pensati per funzionare a luce intera. Certo è che il maggiore cedimento dei muri di appoggio, notevolmente caricati, rispetto a quello rompitratta ha determinato la rottura estradossale dei gradini. E’ comunque evidente anche un cedimento differenziale dei muri di appoggio, accompagnato da piccole rotazioni, che ha variato l’equilibrio della volta causando vistose lesioni.
La delicatezza e la fragilità dell’apparato decorativo ha consigliato di preferire interventi che tendessero a fissare la situazione attuale con opere volte a impedire ulteriori deformazioni geometriche, correggendo il comportamento anomalo del rompitratta centrale. Si è scelto di ricostituire la continuità dei gradini eliminando l’appoggio sul rompitratta. Si è proceduto ad abbassare il muro rompitratta in modo da eliminare l’appoggio centrale, a collegare con imperniature in acciaio inox e resina epossidica i gradini e a supportarli con travi di rinforzo reticolari, sempre acciaio inox. Si è inoltre provveduto a scaricare la volta dello scalone, all’estradosso dal muro che la gravava in mezzeria attraverso un sistema di travi in acciaio inox registrabili micrometricamente.
Foto della struttura in accioaio Inox di consolidamento dei gradini dello scalone

Strutture di consolidamento in acciaio inox dei gradini della scala monumentale

Testo già pubblicato dall'arch. Claudio Menichelli in Ass.I.R.C.Co – Grandi cantieri di restauro a Venezia e nel Veneto – Venezia, Stra, 18 – 19 maggio 2007

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ultima modifica 2018-06-01T15:56:30+01:00

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