Sezioni

LA GRU IDRAULICA ARMSTRONG DELL’ARSENALE DI VENEZIA - cap IX

Caratteristiche costruttive della gru di Venezia

La gru è costituita di due parti: la struttura basamentale fissa e la struttura in elevazione mobile. La prima comprende il basamento e la ralla di brandeggio; la seconda, la piattaforma girevole, il braccio reticolare, il contrappeso e i sistemi di sollevamento.
Il basamento (fig. 9)è una costruzione in muratura di mattoni e pietra d'Istria di forma tronco-piramidale a base ottagona. Le otto superfici esterne hanno una inclinazione sulla verticale di circa 10°, tranne quella verso l’acqua che è a piombo per favorire le operazioni di carico e scarico sulle navi. Su quattro delle otto pareti si aprono tre finestre e la porta di accesso dalla banchina. Due scale in pietra d'Istria simmetriche consentono di accedere alla parte inferiore del basamento, rivestito interamente in conci di Pietra d'Istria. Due scale in ferro conducono alla sommità del basamento, contornata da un parapetto in ferro.
Lo spazio interno (fig. 10) del basamento è circolare, coperto da una volta a sesto ribassato, con la parte centrale in conci di pietra d’Istria. Nel vano sono situati i macchinari per il funzionamento idraulico.
La ralla di brandeggio (fig. 11) è costituita da una grande corona dentata del diametro di circa 13 metri, ad elementi in ghisa, sulla quale ingrana il pignone che consente il brandeggio, e da una sistema di 96 rulli troncoconici in ghisa su bronzine.
La piattaforma girevole (fig. 12) è la parte basamentale del braccio reticolare e l’elemento che supporta il contrappeso. ha una struttura costituita da un reticolo di travi che formano un piano rettangolare di circa 13 x 7 metri. Ad essa sono solidali il pignone di brandeggio e i quattro grandi pattini in ghisa, della lunghezza di 2,5 metri per un’altezza di 80 centimetri, che consentono la rotazione sul sistema di rulli.
Il braccio reticolare è costituito da aste in ferro puddellato, con profili piatti e a elle, e fazzoletti in lamiera, connessi con chiodi ribaditi a caldo.
Il contrappeso (fig. 13) è un grosso cassone in lamiera alto 8 metri per 3,50 metri di profondità, riempito di pietrame e ferro per un peso complessivo di 400 tonnellate, la metà dei quali è necessaria per l’equilibrio della macchina e l’altra metà per controbilanciare le 160 tonnellate di portata. Oltre alla funzione di contrappeso il cassone rappresenta l’elemento di chiusura, sollecitato a trazione, del braccio reticolare. È questa una caratteristica delle gru Armstrong più evolute, introdotta per la prima volta con la gru di Bombay nel 1877.
I sistemi di sollevamento sono due: il cilindro idraulico per carichi fino a 160 tonnellate e il paranco a catena per carichi fino a 40 tonnellate
Il cilindro idraulico (fig. 14) del peso di 35 tonnellate, ha un’altezza di circa 14 metri per un diametro di 90 centimetri; è costituito di quattro parti unite da flange ed è sospeso al braccio con due coppie di bielle, che consentono una certa possibilità di movimento lungo l’asse principale della gru.
Il paranco ausiliario (fig. 15) è un sistema tradizionale di sollevamento, azionato dalle macchine a vapore, per carichi fino a 40 tonnellate.
L’altezza di sollevamento del cilindro idraulico è di 18 metri, mentre quella del paranco è di 30 metri.
L’altezza complessiva della gru dal piano della banchina è di 36 metri.

 

fig.9 La gru di Venezia - Il basamento (foto C. Menichelli)

 


fig.10 La gru di Venezia - Interno: particolare della volta (foto C. Menichelli)

 

fig.11 La gru di Venezia - Particolare della ralla (foto C. Menichelli)

 

 

 

fig.12 La gru di Venezia - La piattaforma girevole: particolare dei pattini di scorrimento e del pignone di brandeggio (foto C. Menichelli)

 

fig.13 La gru di Venezia - Il contrappeso (foto CIRCE)

 

fig.14 La gru di Venezia - Il cilindro idraulico e il sistema di sollevamento ausiliario (foto CIRCE)

 

fig.15 La gru di Venezia in funzione mentre carica una cisterna sull’Incrociatore Varese nel 1916 utilizzando il paranco di sollevamento ausiliario (A. Manodori -a cura di-,  Sulle onde della storia : Venezia e la Marina Militare, 1889-1920 : momenti fotografici, Venezia, AR.CO 2000)

Vai al capitolo X

Torna all'inizio

Valuta questo sito