Verifica dell’interesse culturale art. 12 D.lgs 42/2004 (beni di proprietà di enti pubblici o morali)
Sono soggetti a verifica beni che hanno più di 70 anni e sono opera di autore non più vivente.
La richiesta si deve presentare al Segretariato regionale e alla Soprintendenza competente per il territorio dove si trova il bene da verificare, indipendentemente dalla localizzazione della sede legale dell’ente proprietario.
Si veda www.benitutelati.it per indicazioni procedurali.
I tempi della procedura: 120 giorni. L’avvio coincide con la data di ricevimento della documentazione presso il Segretariato regionale MiBAC.
I passi in sintesi:
- L’ente dovrà stipulare un accordo con il Segretariato regionale per il Veneto del MiBAC, www.veneto.beniculturali.it;
- Il Segretariato regionale per il Veneto MiBAC assegna dei log-in e password per l’accesso al sistema www.benitutelati;
- L’ente (tramite la Segreteria propria o il tecnico di fiducia) inserisce le schede dei beni su www.benitutelati.it.
- L’ente stampa dal sistema la scheda e la spedisce, sottoscritta, in cartaceo o scansione per pec al Segretariato regionale per il Veneto MiBAC e alla Soprintendenza;
- La data di arrivo della documentazione al Segretariato regionale MiBAC segna l’inizio della procedura.
- La Soprintendenza redige un’istruttoria, in merito alla sussistenza o meno dell’interesse culturale nel bene immobile o mobile oggetto di verifica, e la trasmette alla Commissione regionale MiBAC;
- La Commissione regionale MIBAC valuta la proposta e decide in merito all’eventuale interesse culturale; la Commissione si riunisce, presso il Segretariato regionale MiBAC, una volta al mese circa;
- Il Segretariato regionale emana il provvedimento dichiarativo dell’interesse culturale (“vincolo”) o la comunicazione di insussistenza dell’interesse culturale e notifica l’atto alla proprietà.
Dal punto di vista tecnico, nella scheda sul sistema benitutelati.it è necessario inserire i seguenti dati:
- dati catastali – identificazione dell’immobile al catasto fabbricati e il sedime al Catasto terreni;
- una descrizione morfologica;
- una descrizione storica, dove si deve specificare anche come il bene è pervenuto in possesso dell’ente;
- minimo 10 foto rilevanti di ampia angolatura (esterni, scale, le stanze più importanti, dettagli delle decorazioni, se presenti), per quanto possibile senza persone; evitare ambienti irrilevanti (NO bagni, sgabuzzini ecc.); evitare di inserire più di 20 foto;
- estratto di mappa catastale con la perimetrazione del bene;
- visure catastali aggiornate;
NOTA
- Se il bene immobile consiste in un fabbricato, o diversi corpi edilizi, e uno scoperto (corte o giardino) pertinente, appartenente alla stessa proprietà, si dovrà inserire lo scoperto, con l’identificazione catastale, sulla stessa scheda;
- Se l’ente detiene più unità immobiliari nello stesso immobile, o ci sono diversi corpi edilizi facenti parte di uno stesso complesso si chiede di inserire tutte le unità sulla stessa scheda.
- Sulla scheda su benitutelati.it, le descrizioni si possono inserire in formato testo nei rispettivi campi, o anche in forma di relazione in *.word o *.pdf nell’area “Altra documentazione”.